Correre a digiuno fa dimagrire di più?

Warning: se sei un’anima candida che si scandalizza facilmente, l’incipit di questo articolo NON fa per te. NON proseguire nella lettura.

Se hai deciso di continuare: buona lettura.

Immagina di aver scoperto la formula efficace per aumentare la lunghezza del membro maschile.

Si, si. Hai proprio letto bene.

Sono certo che, brevettata e lanciata sul mercato, in poco tempo ti farà diventare incredibilmente ricco/a.

A meno che…

A meno che la tua formula, nella realtà dei fatti, si riveli efficace nell’ordine dei millimetri.

Perché, in questo caso, l’eventualità di un tuo arricchimento smisurato svanirebbe come polvere al vento di un tornado.

Questo perché a nessuno, immagino io, interessa avercelo più lungo di un paio millimetri.

Non diresti una balla nel pubblicizzarla.

Ma nessuno metterebbe le mani al portafoglio per acquistarla, visto che di fatto a nulla serve.

Cosa c’entra tutto ciò con la corsa a digiuno?

Più di quanto tu creda.

Prosegui nella lettura e comprenderai il nesso tra i due argomenti.

Mi trovo spesso a leggere articoli, anche di buon valore tecnico-scientifico, che dimostrano il vantaggio della corsa a digiuno, in fatto di dimagrimento, rispetto a quella praticata non a digiuno.

O meglio, più che di dimagrimento in senso generale, proprio in fatto di consumo di grasso durante l’attività stessa.

Molti ne sostengono l’efficacia (anche se molto spesso concludono sconsigliandola), ma nessuno rivela di quanto sia il vantaggio in concreto. Almeno, io personalmente non ne ho ancora letto uno.

É qui che sta il busillis. E’ questo su cui ti devi interrogare.

Ora leggi questo.

Immagina, al di là di ogni qualsivoglia considerazione tecnico-scientifica, che la corsa a digiuno sia davvero efficace nel bruciare grasso più di quanto non lo sia quando svolta diversamente.

Per dato di fatto, senza nulla eccepire in merito.

Di quanto?

Del 20%? Che già sarebbe sarebbe un risultato portentoso.

Bene. Strafantastico. Urka!!

Del 20% di quanto?

Te lo dico io caro amico/a: di una cippa fritta!

Non sto scherzando. Un esempio?

Giusto per andare al succo del discorso.

Prendiamo il sig. Giangino (80kg), uomo sui quaranta con qualche kg in più, che ispirato dalla voglia di dimagrire ha deciso di scegliere la corsa per il suo allenamento.

Quanto grasso brucerebbe nel correre 5 km (non a digiuno) ad un’andatura adeguata al suo livello atletico?

20 grammi. Grammo più, grammo meno.

Chi lo dice?

Uno dei massimi esperti mondiali del settore: il compianto Prof. Arcelli. Oltre che decine di scienziati da tutto il mondo che da decenni s’interrogano sulla questione.

Non voglio girarci intorno andiamo al punto: quale sarebbe il vantaggio del sig. Giangino nell’affrontare lo stesso allenamento a digiuno?

Rullo di tamburi… 4 gr. Grammo più, grammo meno.

ALT. Di cosa stiamo parlando??!!

Davvero per 4 gr di grasso bruciato in più ad allenamento, il sig. Giangino dovrebbe alzarsi alle 6,00 del mattino per andare a correre come Rocky Balboa al sorgere del sole.

Ma siamo seri!

Io personalmente per 4 gr di grasso bruciato in più ad ogni allenamento non mi sbatterei a cambiare l’asciugamano dentro la borsa della palestra.

E se fossero anche il doppio direi la stessa cosa!

Non so tu?

Et voilat! Tutto torna.

Mi riferisco all’esempio della magica formula che fa crescere il fallo.

Adesso permettimi di condividerti un pensiero: benché possa essere vero che correre a stomaco vuoto favorisca la combustione di più grasso rispetto alle condizioni di non-digiuno, se il beneficio è trascurabile, non vale la pena di sforzarsi o forzare la situazione.

Almeno per me.

Anche questa volta l’articolo che stai leggendo ha un senso più profondo di quanto potrebbe sembrare di primo acchito e non si limita ad una disamina sui vantaggi della corsa a digiuno.

Il suo senso più profondo è quello di invitarti ad investigare sui reali vantaggi di tante strategie allenanti che vengono presentate dai media.

Funzionano?

Si, molto spesso si.

Ma il loro vantaggio nella vita reale è una quisquilia. Quindi, al lato pratico, ti stanno vendendo aria fritta. Proprio come faresti tu nel vendere la tua prodigiosa formula.

Ragionaci su.

Ti starai chiedendo perché lo fanno… Semplice: rivelare come stanno le cose per davvero è complesso e fa perdere clienti.

Nel dimagrimento contano poche cose. Pochissime. Scoprile e concentrati su quelle. Dimagrirai più di quanto credi sia possibile.

E’ sempre da preferire la spiegazione più semplice di un fenomeno o la soluzione più immediata di un problema (William di Ockham).

Hold Hard!

Ps: il corpo ha bisogno di un periodo di 10-14 ore senza mangiare per essere veramente a digiuno, quindi caro amico/a non sei a digiuno se corri alle 12.00 e hai fatto colazione alle 8.30. Confuso/a? 1° iscriviti al mio Blog  >> Si, desidero iscrivermi al Blog << 2° approfondisci sui contenuti che leggi e indaga sulle referenze dell’autore.

Questo articolo è frutto di numerosi anni di ricerche e sperimentazioni, non intende sostituirsi al parere medico o allo specialista di fiducia. L’autore consiglia, come elementare regola di prudenza, di effettuare tutta una serie di esami clinici, sul effettivo stato di salute generale ed in particolare quello cardiaco, prima di intraprendere qualsiasi programma di alimentazione, di allenamento o di integrazione. Chi sta assumendo farmaci, regolarmente prescritti, non modifichi il suo regime alimentare prima di aver consultato il medico che ha effettuato la prescrizione. Qualora il lettore volesse utilizzare le indicazioni dell’articolo dovrà consultarsi e lavorare sotto controllo di uno specialista.

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