Diete Low-Carb. Funzionano davvero?

Il vero colpevole ha sempre pronto qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa.

Perché inizio con questa frase l’articolo?

Perché l’avvento delle diete Low-Carb* (a basso contenuto di carboidrati), che hanno iniziato a diffondersi più o meno 20 anni fa, hanno fornito il colpevole a tanti colpevoli.

* Chetogenica, Atkins, Zona, Dukan, Metabolica, Scarsdale, South Beach e chi ne ha più ne metta.

Più facile incolpare i carboidrati del proprio sovrappeso piuttosto che riconoscere il problema nella mancanza di un approccio serio alla dieta e professionale alla attività fisica.

Tant’è vero che, difficilmente posso essere zittito, quando dico che 3 persone su 4 che decidono di dimagrire lo fanno riducendo i carboidrati.

Non che questo sia completamente sbagliato, ma almeno non per il motivo che le persone immaginano e cioè che i carboidrati facciano ingrassare a prescindere dal resto.

A tutti quelli che pensano questo dico: non è così!

Da anni lo ripeto.

Non a caso il 1° articolo di questo Blog (che nel momento in cui scrivo conta 14858 utenti) fu Hai tolto i carboidrati? Preparati ad ingrassare.

Ora la scienza, per l’ennesima volta, conferma che non dico castronerie.

Oltre il fatto che, come dice magistralmente W. Edward Deming: Senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione.

Ma veniamo al dunque, perché poche settimane fa, la Cochrane Library (un database di revisioni sistematiche e meta-analisi che sintetizzano e interpretano i risultati della ricerca medica) ha pubblicato una revisione che ha analizzato 61 studi pubblicati con il più alto livello di evidenza scientifica che hanno messo a confronto 2 tipi di approcci dietetici:

  • diete ipocaloriche a basso contenuto di carboidrati (con meno del 45% di carboidrati del totale calorico giornaliero)

  • diete ipocaloriche bilanciate (con più del 45% di carboidrati del totale calorico giornaliero)

Il risultato di questa ricerca indica che vi è scarsa o nessuna differenza nel peso perso da individui che adottano diete a basso contenuto di carboidrati rispetto a coloro che seguono regimi dimagranti bilanciati.

Spiegazione per l’uomo delle caverne: se segui una dieta con o senza carboidrati non cambia una cippa fritta.

Giusto per chiarire sulla revisione: non sto parlando di articoli pubblicati sulla rivista donna-figa-e-con-un-culetto-da-sogno, ma di letteratura scientifica biomedica accreditata.

Ora viene spontanea una domanda: perché tutto questo clamore intorno alle diete Low-Carb?

Da dove il loro successo planetario? Perché le persone sparano sui carboidrati prima ancora di prendere in considerazione tutto il resto?

Semplice: le Low-Carb fanno perdere peso velocemente.

ATTENZIONE: non dimagrire! Perdere peso.

Qui entriamo nel mio campo d’azione, la composizione corporea, quindi permettimi una spiegazione semplice-semplice.

I muscoli costituiscono la principale riserva di carboidrati nel nostro organismo.

Di conseguenza, risulta evidente che il peso muscolare dipende dalla quantità di carboidrati che assumiamo. Se il consumo di carboidrati è inferiore al loro utilizzo, nella nostra routine quotidiana, la riserva si ridurrà, più o meno velocemente, influenzando il peso complessivo.

Si è dimagriti? Ma col piffero!

Si è perso peso. Stop. …tra l’altro muscolare!

Certamente, c’è chi potrebbe sostenere che l’adozione di questa metodologia porterà a un incremento del consumo di grassi, poiché si riducono le riserve di zuccheri nei muscoli. O al tempo stesso, argomentare che ci sarà un aumento del dispendio calorico, dato che il costo energetico per metabolizzare le proteine, che andranno a sostituire i carboidrati, è superiore.

Ma non è così. Perché questo vantaggio a conti fatti, sul medio-lungo periodo, si rivelerà quasi nullo.

Chi lo dice?

La revisione pubblicata dalla Cochrane Library, più decine di altri studi pubblicati in là nel tempo.

Sento già qualcuno tra di voi: ma mio cuggino ha perso 117,8 kg facendo una Low-Carb. Quindi non è vero quello che dici!

A parte che non lo dico io, tuo cuggino ha perso i kg che ha perso semplicemente perché stava mangiando meno e non perché mangiava meno carboidrati.

Questa è tutta un’altra storia!

Ribadisco in modo diverso: non esistono forti prove scientifiche a supporto dell’esistenza di un vantaggio metabolico nel seguire diete caratterizzate da un basso consumo di carboidrati.

Ma chi porta molte persone a considerare le Low-Carb il Santo Graal del dimagrimento?

Quella stramaledetta bilancia!

Dovrebbero venderle come le armi da fuoco. E cioè solo a chi detiene un porto d’armi.

Eureka! Ho trovato la soluzione: il porto di bilancia!

Mi spiace, nessuno riuscirà a convincermi che pesarsi (al di là di necessità mediche) e fare autovalutazioni sul proprio stato di forma salendo sulla bilancia al mattino sia la cosa più penalizzante e controproducente che si possa fare in un percorso di dimagrimento.

Tutto parte da lì.

Per cui per l’ennesima volta: no al fai-da-te, butta la bilancia, smetti di cercare un colpevole e inizia a cercare una soluzione.

Hold Hard!

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Questo articolo è frutto di numerosi anni di ricerche e sperimentazioni, non intende sostituirsi al parere medico o allo specialista di fiducia. L’autore consiglia, come elementare regola di prudenza, di effettuare tutta una serie di esami clinici, sul effettivo stato di salute generale ed in particolare quello cardiaco, prima di intraprendere qualsiasi programma di alimentazione, di allenamento o di integrazione. Chi sta assumendo farmaci, regolarmente prescritti, non modifichi il suo regime alimentare prima di aver consultato il medico che ha effettuato la prescrizione. Qualora il lettore volesse utilizzare le indicazioni dell’articolo dovrà consultarsi e lavorare sotto controllo di uno specialista.

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