Carboidrati di sera, beltempo si spera

MAI mangiare carboidrati dopo le 18,00. Altrimenti INGRASSERAI come un maiale e la maledizione di Montezuma cadrà su di te!

Lo hai fatto? Pentiti! Se ti pentirai, vedrò di mettere una buona parola per te con Montezuma (…che vedo spesso al Bar qui a fianco al mio ufficio)!

Dai, scherzi a parte.

Carboidrati di sera beltempo si spera

Sono sicuro che la teoria secondo la quale i carboidrati ingrassano quando mangiati alla sera l’hai già sentita parecchie volte, soprattutto se frequenti la palestra, senza il vaccino anti-cagate.

Da dove nasce questa teoria?

I sostenitori adducono a spiegazione il fatto che venendo a ridursi l’attività muscolare alla sera e poi, per ovvi motivi, durante il sonno, l’organismo accumulerebbe con facilità gli zuccheri sotto forma di depositi di grasso, perché non necessari all’attività fisica, come in altri momenti.

I più informati sostengono che il motivo sia da imputare a fattori ormonali, come ad esempio la pigrizia dell’insulina, caratteristica delle ore serali, che favorirebbe l’accumulo di grasso piuttosto che il loro immagazzinamento a livello muscolare.

Ora, vediamo di capirci un po’ di più, partendo da alcune considerazioni.

Innanzitutto dal discorso legato al supposto calo della attività metabolica nelle ore serali e soprattutto durante il sonno, dovuto all’inattività.

Bene, questo potrebbe arrivarti come una sorpresa, ma questa argomentazione non trova grandi evidenze scientifiche.

Carboidrati di sera beltempo si spera

Alcuni studi dimostrano che il ritmo metabolico subisce variazioni durante il sonno, ma non così determinanti al fine del nostro discorso.

Il consumo energetico notturno è più o meno uguale a quello diurno, in modo particolare se si ha un’attività lavorativa di tipo sedentario.

Mettila così: se tieni le chiappe quasi tutto il giorno appiccicate ad una sedia o al sedile di un auto, più o meno, consumi le stesse calorie di quando dormi.

Altri studi dimostrano addirittura come l’attività fisica possa influire positivamente sul tasso metabolico notturno, aumentandolo rispetto quello diurno. Non credo in modo apprezzabile, ma almeno questo dimostra che non cala così come nell’immaginario comune.

Insomma, la riduzione dei carboidrati la sera non trova ragione, se il motivo è quello del supposto calo metabolico serale-notturno.

Per quanto riguarda invece i fattori ormonali, voglio spostare la tua attenzione sul Nutrient Timing, cioè l’effetto, sulla composizione corporea, che avrebbe il mangiare nutrienti specifici, in momenti specifici. Cosa che secondo molti assume enorme rilevanza quando si parla di dimagrimento.

Bene, anche qui, posso affermare che se sei un/a principiante che vuole dimagrire e il tuo obiettivo non è estremo, allora del Nutrient Timing ti deve interessare tanto quanto avere il citofono di casa con i bottoni riscaldati.

Questo perché le variazioni ormonali, che sarebbero alla base delle teorie che sostengono il Nutrient Timing, non sono così determinanti per la maggior parte delle persone che semplicemente desiderano perdere qualche kg e sentirti meglio.

A tale proposito ti invito a curiosare l’infografica che ho creato per te prendendo spunto da una proposta da Alan Aragon, grandissimo esperto di Nutrient Timing.

Fai le tue considerazioni.

Ritornando al discorso dei carboidrati e riprendendo quello dei fattori ormonali responsabili dell’accumulo degli zuccheri quando mangiati alla sera, posso dire che anche queste argomentazioni non trovano riscontro, questo almeno per la maggior parte delle persone a cui è dedicato questo Blog.

A conclusione di tutto, mi sento di affermare che non ci sono evidenze scientifiche che giustifichino il fatto che i carboidrati (pasta, pane, ecc…) quando mangiati la sera possono far ingrassare più che in altri momenti della giornata.

Sulla base della mia esperienza, con centinaia di persone che si sono affidate a me per il loro piano di controllo del peso e sull’evidenza di diversi studi ti posso dire che quando mangi i carboidrati non deve essere una tua preoccupazione prioritaria, soprattutto se pratichi sport.

Per alcune persone, ad esempio, evitare i carboidrati a pranzo per preferirli la sera si rivela vincente perché attiva la vigilanza sul lavoro, evita la sonnolenza e migliora la qualità del sonno, favorito dal rilascio dell’ormone-del-buon-umore (la serotonina) indotto indirettamente dalla assunzione di carboidrati.

Insomma, se ingrassi, NON è colpa dei carboidrati alla sera!

Attenzione: questo articolo non si pone l’obiettivo di dare il nullaosta ai carboidrati anche nel cuore della notte senza misura, ma quello di farti comprendere che la scelta del quando mangiare un nutriente specifico, aggiunge complessità alla tua dieta, richiede uno sforzo aggiuntivo costringendoti a privazioni extra, ma non paga come molti sostengono.

Lo voglio ripetere: soprattutto se pratichi sport.

Se vuoi davvero dimagrire, allora devi spostare la tua attenzione su cose più importanti, come ad esempio: il giusto quantitativo di carboidrati, calibrato sulla tue necessità e la tua massa muscolare, sui tuoi obiettivi, sulle tue abitudini e soprattutto sull’evidenza delle tua composizione corporea, informazione fondamentale per fare il primo passo verso il tuo obiettivo.

Questa sera, quando gusterai il tuo piatto di pasta, pensa a me!

Hold Hard!

Ps: l’uomo che non cambia mai la sua opinione è come l’acqua stagnante e nutre i rettili della mente (William Blake). Perché scrivo questo? Perché anche io anni fa ero convinto che i carboidrati facessero ingrassare quando mangiati alla sera più che in altri momenti della giornata.

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Questo articolo è frutto di numerosi anni di ricerche e sperimentazioni, non intende sostituirsi al parere medico o allo specialista di fiducia. L’autore consiglia, come elementare regola di prudenza, di effettuare tutta una serie di esami clinici, sul effettivo stato di salute generale ed in particolare quello cardiaco, prima di intraprendere qualsiasi programma di alimentazione, di allenamento o di integrazione. Chi sta assumendo farmaci, regolarmente prescritti, non modifichi il suo regime alimentare prima di aver consultato il medico che ha effettuato la prescrizione. Qualora il lettore volesse utilizzare le indicazioni dell’articolo dovrà consultarsi e lavorare sotto controllo di uno specialista.

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